Regimi Obbligatori di Efficienza Energetica

Le conclusioni del Consiglio europeo del 17 giugno 2010 hanno confermato che la promozione
dell'efficienza energetica rientra fra gli obiettivi prioritari della nuova strategia dell'Unione per una
crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva («strategia Europa 2020»). Nell'ambito di questo
processo, e al fine di attuare tale obiettivo a livello nazionale, gli Stati membri sono tenuti a fissare
obiettivi nazionali di concerto con la Commissione e a indicare nei rispettivi programmi nazionali di
riforma come intendano conseguirli.
Le conclusioni del Consiglio europeo del 4 febbraio 2011 hanno sottolineato la necessità di
aumentare l'efficienza energetica nell'Unione in modo da raggiungere l'obiettivo di un risparmio
dei consumi di energia primaria del 20 % rispetto alle proiezioni entro il 2020. Proiezioni realizzate
nel 2007 hanno indicato un consumo europeo di energia primaria nel 2020 pari a 1.842 Mtep. Una
riduzione del 20 % corrisponde a un consumo di 1.474 Mtep nel 2020, ovvero a una riduzione di
368 Mtep rispetto alle proiezioni.
Tra gli strumenti fondamentali per il conseguimento dei risparmi energetici necessari, vi sono i
regimi obbligatori, oggetto dell’articolo 7 della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica.

Il target di risparmio energetico fissato per ogni Stato membro e da conseguirsi tra il 1° gennaio 2014 e il 31 dicembre 2020, è pari all’1,5% annuo della media del volume di energia finale distribuita negli anni 2010, 2011 e 2012.

Smart Grid per valorizzare i beni culturali e paesaggìstici

Applicazione di competenze avanzate, tecnologie sofisticate, strutture complesse, capacità di elaborazione e interpretazione dei risultati. Fondamentale per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali è l’utilizzo di nuovi strumenti e modelli tecnologici per svolgere infine attività di trasferimento tecnologico finalizzate ad accrescerne la competitività del sistema economico italiano in un’ottica di sviluppo sostenibile, quale si cerca oggi. 
A tal riguardo, esperta nel campo della Valorizzazione dei Beni Culturali e particolarmente interessata al campo della loro tutela e conservazione, ritengo che la nuova frontiera tecnologica verso la quale l’Italia e l’Europa si stanno dirigendo, ovvero la tecnologia Smart Grid, sia fondamentale e necessaria.
Una Smart Grid, apparentemente, è un strumento che non si avvicina al campo dei beni culturali in quanto è l’insieme di una rete di informazioni e di una rete di distribuzione elettrica dotata di un sistema di gestione e comunicazione intelligente capace di poter gestire in maniera ottimale e sicura, in modo dinamico e in tempo reale, situazioni in cui le reti di distribuzione siano oggetto di flussi di energia instabili.
Invece, effettivamente, una Smart Grid è uno strumento necessario alla tutela, conservazione e valorizzazione del nostro patrimonio storico, artistico archeologico e paesaggistico, perché questa rete può essere dotata di un insieme di strumenti “intelligenti” a seconda dei casi, assolvendo diverse funzionalità oltre a quella del supporto alla gestione distribuita.  
L’affiancamento del sistema Smart Grid, con tecnologia avanguardistica, al patrimonio culturale è di notevole importanza sia per quanto riguarda la loro tutela, sia per quanto riguarda la loro gestione, che in questo modo acquisirebbe caratteristica di efficientamento, ad oggi carente se non addirittura inesistente nella maggior parte delle aree di settore.
Quindi, lo sviluppo di una Smart Grid per il patrimonio culturale e ambientale, curata da tecnici specializzati associati ad esperti nel campo dei beni culturali, capaci di realizzare valutazioni in fase preliminare su interventi di adeguamento e restauro, è fondamentale per il loro recupero e la loro riqualificazione. Alcuni esempi di pratica applicabilità possono essere i centri storici e le aree di interesse artistico e storico monumentale.
Bisogna altresì considerare che una sinergia tra tecnici/specialisti di campi opposti è necessaria per evitare il degrado che tutt’oggi viene causato al patrimonio culturale e ambientale dagli innumerevoli interventi privi di valutazioni specialistiche di settore.
Con questa ottica e questo intento, i vantaggi che scaturiranno dell’applicazione della Smart Grid non potranno che essere innumerevoli, primo tra tutti il vanto, per l’Italia, di tornare ad essere la nazione guida, come nel Rinascimento, centro di rinnovamento culturale e scientifico, introducendo per la prima volta nel campo dei beni culturali ed ambientali  innovazione, sviluppo e sicurezza insieme,  proteggendo e migliorando il patrimonio che tutto il mondo ci invidia.

Dott.ssa Cristina Cesselli

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